Sci-Fi: il forum della fantascienza

Posts written by Gabriel_PB

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    Moon... un film che mischia praticamente quasi tutti gli stilemi dei film di fantascienza che sono stati considerati dei cult, perfino nei dettagli visivi.
    Un film che tutto sommato non ha neanche una trama poi così originale.
    Moon è pefetto!
    Ma come, direte voi, un film pieno di citazioni (indirette, questo è sacrosanto dirlo) e con una trama poco originale, ed è perfetto?
    È perfetto perché riesce a mischiare ciò che c'è stato di bello, nei film di fantascienza, senza risultare pomposo. Duncan Jonese, con questo film, potrebbe essere definito il Tarantino del genere di fantascienza (almeno del Tarantino old school, quello de Le Iene e Pulp Fiction).
    Personalmente a me è arrivato che il film fosse fatto da un vero amante del genere, che lo comprendesse bene, piuttosto che da un J.J. Abrams qualunque, scaltro nel premere l'acceleratore sul lato nostalgico dei fan di vecchia data, ma solo per soddisfarli al fine di avere più pubblico. Per inciso: a me gli Star Trek e lo Star Wars di J.J. sono piaciuti, ma Moon è "artistico", non so se mi sono spiegato.
    Inutile parlare della prova attoriale di Sam Rockwell, semplicemente splendida e completamente calata nel ruolo! Sicuramente ha contribuito un bel po' ad elevare il film.
    La trama, come detto, non è originalissima, ma non è neanche scontata e comunque il tutto è sapientemente gestito di modo da evitare banalità e punti morti.
    Film altamente psicologico, altro punto a favore.
    È forse l'unico film, o uno dei pochi, di nuova generazione, del genere ovviamente, che merita la palma di cult.
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    È un film che ho cercato a lungo di vedere. Poi un giorno sono riuscito nell'intento e ne sono rimasto piacevolmente colpito. Mi affascinano queste atmosfere pesanti, claustrofobiche, inevitabili. Non sono poi lontane dalla realtà. Le risorse si stanno esaurendo, l'umanità si sta espandendo esponenzialmente.
    Ovviamente spero che non arriveremo a tanto, ma fino ad ora si è fatto ben poco. Nel 1900 eravamo 1.6 miliardi circa, nel 2000 6.4 circa e nel 2100 si stima saremo 8.5 circa, anche se, personalmente, penso che sia una stima al ribasso.
    In un mondo dove il solo possedere un monolocale privato è uno status symbol, si muove un poliziotto, il quale si imbatte in una scomoda verità e pur di andare a fondo rischia la propria vita.
    L'ambientazione che, già di per se, fa il grosso del lavoro, si incrocia con una trama ben realizzata e affascinante ed uno dei colpi di scena più ingegnosi e coraggiosi mai realizzati in un film.
    Molto del merito va all'autore del libro da cui è tratto (Harry Harrison, il libro si intitola Largo! Largo!), ma non tutto. Come in Blade Runner, siamo di fronte ad uno dei rari casi in cui il film riesce a divenire più memorabile della controparte cartacea.
    Il colpo di scena, ad esempio, che non presente nel libro, ma è un parte fondamentale della trama del lungometraggio.
    Da vedere e rivedere.
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    Finita di vedere la prima stagione di 3%. Confermo: gran bel telefilm!
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    La serie è ambientata in un futuro in cui le persone hanno la possibilità di andare al "lato migliore" di un mondo diviso tra progresso e devastazione, ma solo il 3% dei candidati ci riuscirà e avrà successo.

    Cosa c'è di speciale in questo serial TV? Non certo il soggetto, che non è di certo originale.
    La cosa sorprendete, invece, è che è una produzione brasiliana!
    Il serial TV, prodotto da Netflix (e ora visibile attraverso la piattaforma con la sua prima stagione di 8 episodi), non è solo una rarità, ma è anche realizzato bene!
    Fotografia, regia, prove attoriali, veramente ottime, nulla da invidiare ai più moderni serial TV fantascientifici statunitensi.
    La storia, come detto, non è molto originale, ma è trattata benissimo. Il lato psicologico è la parte fondamentale e viene delineato molto accuratamente.
    Sono arrivato all'episodio 5, che, fino ad ora, reputo il più bello. Ma gli altri non sfigurano. Anzi, è stato un crescendo, e spero che le ultime tre puntate non siano da meno.
    Curiosa la mancanza di traduzione (sono presenti solo i sottotitoli in italiano), ma, IMHO, perfetta per farti calare in questa realtà un po' "aliena", in cui non siamo per nulla abituati. Sentire il portoghese è fantastico, respirarlo e viverlo.
    Per ora promossa a pieni voti, e mi viene da pensare: perché in Italia non si riesce a fare altrettanto?
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    Oltre che essere interessante è bella anche visivamente, ben fatta, con una fotografia stupefacente! Attendo fiducioso la seconda stagione, ma prima vorrei rivedere la prima stagione.
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    Io invece trovo il film degno di nota, con un finale che purtroppo ho trovato non in linea con il resto del film.
    Mi spiego meglio però: non penso assolutamente che il film abbia una trama originale, ma neanche ben fatta, se vogliamo. Allora cosa mi ha colpito? La sensazione resa, IMHO, splendidamente, dell'invasione "invisibile".
    Proprio quel non vedere, ma sapere, sentire, osservare piccole parti degli alieni, come una mano che sbuca da sotto una porta. Loro ci sono, ed è cosa nota, ma non si vedono. Ed io mi sono immerso in quel contesto, avvertendo la stessa tensione, paura e angoscia, dei protagonisti.
    Nel finale tutto va un po' a tarallucci e vino, purtroppo. Metto sotto spoiler per chi non l'avesse ancora visto:
    C'era veramente bisogno di mostrare l'alieno? Secondo me no. E infatti vederlo mi ha rovinato un po' l'atmosfera. Ma fosse solo quello il male, sarebbe stato tollerabile. Quello che invece mi ha fatto storcere di molto il naso è stata la spiegazione del perché gli alieni se ne siano andati di corsa. L'acqua... per loro è un veleno. Bene. Allora sono gli alieni più stupidi dell'universo, se tentano di colonizzare un mondo in cui l'acqua è presente al 70% o più. Dove una semplice pioggerella, per loro significa morte certa. Un grande mah!
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    Lo vidi al cinema. La prima parte non mi fece impazzire. Il taglio documentaristico e la ormai abusata "Handycam", con tutti questi sballottamenti tipici delle riprese dal vivo.
    Ma più andava avanti più lo trovai interessante, con un finale che, IMHO, trovo altamente poetico!
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    CITAZIONE
    "se ci fossimo solo noi, l'universo sarebbe un grandissimo spazio sprecato"

    Stupendo!
    Ogni volta che lo rivedo me ne innamoro sempre di più.
    Foster e Matthew McConaughey molto bravi ed espressivi, i loro personaggi reggono praticamente tutta la trama. Da una parte la scienza e dall'altra la fede, ma la bellezza è proprio nella scienziata che ha una sua fede (non religiosa, ma nel voler credere a tutti i costi di poter avere un contatto con gli alieni) e dall'altra il pastore che ha una veduta ampia che va oltre l'ortodossia della religione (sua è la frase citata che riporto dal post di The Black Hole).
    Trovo molta bellezza nel come vengono raccontate le cose. Questo ritmo molto pacato, molto introspettivo. I sentimenti, i pensieri e le emozione descritti magnificamente. I dialoghi molto interessanti tra i personaggi della Foster e di McConaughey. Una regia e una fotografia forse non da capolavoro ma perfettamente adatti al tipo di storia.
    Mi è venuta voglia di rivederlo!
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    CITAZIONE (Gios82 @ 17/1/2017, 17:54) 
    Occhio che c'è tutto uno spoiler. È un film con Jennifer Lawrance (come vorrei sposare Jennifer Lawrence), e in alcune sequenze c'è Jennifer Lawrance che fa il bagno con bikini elegante, e con sfondo lo spazio.

    Ecco io ancora non l'ho visto, ma vorrei, ora per questa cosa che hai detto devo sbrigarmi ad andare al cinema prima che lo tolgano :D
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    Gravity, IMHO, ha il pregio di riuscire a non annoiare nonostante la trama scarna, quasi assente e la presenza, spesso e volentieri, di un'unica attrice in scena (a proposito, a me Sandra Bullock piace più ora che quando era giovane).
    Certi passaggi sono un po' esagerati, ma sostanzialmente il ritmo è buono e gli effetti resi bene, tanto che sembra veramente di essere accanto a lei nei momenti più difficili.
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    Io l'ho visto, diverso tempo addietro. Ricordo che non fu molto semplice seguirlo, poco meglio di un film di Lynch (Ellen se vuoi impazzire guardati Strade Perdute).
    Dovrei rivederlo per ricordarmelo, ma credo che tale eventualità non si ripresenterà molto presto.
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    E prometto di recuperarlo, vederlo e commentarlo quanto prima :D
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    CITAZIONE (Arthur Frayn @ 8/1/2017, 23:15) 
    Dipende da come si vede la fantascienza: un viaggio immaginifico verso l'esterno estremo ma anche dentro l'estrema interiorità. Solaris è difficilmente classificabile.

    Quoto,
    Devo dire, che almeno per i libri di fantascienza, preferisco sempre di più quelli che parlano di viaggi interiori, rispetto a quelli che parlano di viaggi verso l'esterno.
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    Vista l'anno scorso tutta di botto.
    Alcuni episodi sono magistrali.
    Interessante che alla scrittura sono annoverati alcuni tra i più importanti scrittori di fantascienza, fantasy e fantastico (oltre Rod Sterling, Richard Matheson, Ray Bradbury ecc.).
    Curioso vedere alcuni attori che hanno poi avuto successo in altre serie televisive (come Leonard Nimoy e William Shatner).
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    CITAZIONE (The Black Hole @ 8/1/2017, 22:48) 
    Tipo Quantum Leap?

    Nel senso che anche qui il protagonista si sostituiva. Viaggiava con lo spirito, diciamo...

    Hai ragione, anche se non è propriamente la stessa cosa, il concetto è simile.
154 replies since 27/1/2006
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