Produzione: Regno Unito Anni: 1970-1971 Una stagione da 26 episodi Durata: 50 min a episodi
Ed Bishop: comandante Ed Straker Michael Billington: col. Paul Foster Gabrielle Drake: ten. Gay Ellis George Sewell: col. Alec Freeman
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Visto la mia passione per questo gioiellino provo a inaugurare questa sezione introducendo un classico della fantascienza televisiva inglese dei primissimi anni '70. Ambientato in un futuro per noi abbondantemente passato è il primo tentativo di Anderson (insieme alla moglie) di costruire una serie con attori in carne e ossa (ricordate i Thunderbirds?). Fu un parto travagliato e spezzettato (chi lo conosce come me noterà una macedonia di personaggi che spesso non si collegano tra un episodio e l'altro) ed ebbe una produzione tutto sommato contenuta a cui seguirono dei film (troppi) costruiti con scene varie riciclate o recuperate in archivio, duri da digerire anche per i più innamorati, specie gli ultimi due.
Li elenco qui: UFO - Allarme rosso... attacco alla Terra! (1973) UFO - Distruggete Base Luna (1973) UFO - Prendeteli vivi (1974) UFO - Contatto Radar… stanno atterrando…! (1974) UFO - Annientate SHADO… Uccidete Straker… Stop (1974)
Ed Bishop divenne una sorta d'icona bionda della fantascienza di quegli anni tanto da essere citato e ospitato più volte da Fazio nei suoi programmi degli anni '90, Anima Mia in primis.
L'idea si basa sul classico scontro tra una terra sufficientemente evoluta e dei cattivi extraterrestri, combattuti da una specialissima unità segreta, la SHADO (vedi "shadow") con quartier generale in Gran Bretagna e base d'intercettazione sulla Luna. In questo contesto gli alieni non sono ben identificati, non comunicano mai le loro intenzioni esplicitamente, non se ne capisce bene la provenienza, possono superare la velocità luce senza problemi e usano tute piene di liquido per sopravvivere. Il resto sono azioni, duelli spaziali, aerei e subacquei, mosse segrete per impedirne una probabile invasione.
Oggi UFO rappresenta un cult per pochi vecchi amanti della produzione UK70 e rivisto presenta indubbiamente delle pecche di ambientazione, di continuità narrativa, anche di interpretazione in alcuni casi ma mantiene un suo particolare fascino specie per il suo storco UFO interceptor realizzato in metallo dalla Dinky Toys, sogno proibito di molti ragazzini della mia generazione.
UFO si concluse senza seguito nonostante vi fosse l'intenzione di far maturare esponenzialmente l'attività militare di SHADO sulla Luna e di prevedere lì lo scontro finale con gli alieni (che avrebbe scagliato il satellite verso lo spazio esterno), ma questa idea venne tenuta in serbo per la serie successiva con i dovuti aggiustamenti: SPAZIO 1999, il vero capolavoro della coppia Anderson.
Molto interessante Frank. Aggiungo però una cosa su quanto concerne i film per la TV (sì, spesso e volentieri pessimi e raffazzonati). Non essendoci le TV commerciali (il 1970 fu l'alba di questa nuova era) spesso e volentieri si realizzavano dei polpettoni, veri esercizi di taglio e cucito, estraendo dalle serie più note alcuni film per la televisione. Questi prodotti poi venivano proiettati nei cinema parrocchiali e di terza visione, o distribuiti in Super8. Ai tempi si usava proiettare soprattutto in estate pellicole del genere, nella bocciofila, nel circolo, nel bar o nella piazzetta del paese. In Italia questo mercato ebbe molto successo in funzione anche della scarsa ma unica offerta RAI di quel momento, tanto che molte case di distribuzione improvvisate generarono dei mostri, più o meno autorizzati, per soddisfare le richieste del mercato da proiettore domestico.
Vennero "estratti" parecchi film da numerose produzioni britanniche, non solo UFO: "Attenti a quei due", "Spazio:1999", "Caro Papà", "Dottori in Allegria" e altre serie in voga allora, perfino "Doctor Who" di allora, alcuni appunto semplici collage artigianali di un paio di episodi. Un modo come un altro per soddisfare la crescente voglia di una televisione ancora fortemente chiusa, soprattutto da noi.
Ai tempi si usava proiettare soprattutto in estate pellicole del genere, nella bocciofila, nel circolo, nel bar o nella piazzetta del paese.
Sì, il super8 era un surrogato del cinema e di ciò che oggi possiamo fruire sotto svariate forme. E' doveroso citare queste produzioni anche se quasi sempre non aggiungono nulla alla serie.
In una televisione povera di soggetti sci-fi Straker, interceptor, skydiver, e coriste Abba col parruccone lilla di sicuro colpirono l'immaginario di noi ragazzini dell'epoca, in primis quelli che potevano godere dello strabiliante mondo a colori della Televisione della Svizzera Italiana!
Io fui tra questi eletti, col mio favoloso ITT Schaub-Lorenz 1244 valvolare che vi posto grazie alla rete con profondissima nostalgia, dal modico costo, nel 1974, di 500.000 Lire: praticamente uno stipendio e mezzo di un discreto impiegato di banca.
Prima ti arrivava il canone a colori e poi la televisione, tanto era eclatante la notizia (e l'invidia) nel caseggiato...
Credo di essermi portato pure a letto il catalogo da cui è estratta questa foto... C'erano delle cose in quelle pagine rigidamente scritte in teutonico stretto da pura fantascienza per noi sbarbatelli del tempo: altro che quella che si posta qui!
Scusate l'OT ma per me è stata davvero troppa l'emozione......
Non mi è mai piaciuta, nemmeno allora. Ero abituato ad altri telefilm come lo stesso Doctor Who di quegli anni, decisamente più innovativo nelle storie.
Di tutte le loro produzioni salvo unicamente Spazio 1999. I pupazzetti poi...
Ciao a Tutti,invece io li adoravo...erano l'espressione dei sogni di allora anche se oggi telefilm cone Ufo Shado o Spazio 1999 non avrebbero più senso ma quando eravamo piccoli (io ho 56 anni) erano il non plus ultra
Senza UFO non ci sarebbe stato Spazio 1999 probabilmente.
CITAZIONE (Gisto @ 29/6/2023, 11:30)
... ma quando eravamo piccoli (io ho 56 anni) erano il non plus ultra
specie gli inarrivabili modellini in metallo, sogno proibito di ogni catalogo "Caudano" (un grande magazzino di giocattoli torinese del tempo), citati a inizio topic...
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