Regia: Richard Pepin Anno: 1994 Durata: 91 min Paese di produzione: U.S.A. Cast: Don "The Dragon" Wilson, Richard Norton, Stacie Foster, Joseph Ruskin, John Aprea, Abby Dalton, Steve Burton, Edward Blanchard, Lisa Larosa, Jim Maniaci
Trama
L'agente segreto Eric Phillips, addetto alla sicurezza, svolgendo il suo incarico di guardia del corpo del senatore Dilly, scopre che quest'ultimo si è venduto ai fabbricanti dei Cyber Tracker, androidi computerizzati cui il governo ha affidato il compito di tutelare l'ordine ed amministrare la giustizia. Vistosi scoperto, Dilly, che ha accettato di chiudere gli occhi davanti agli eccessi ed ai metodi sommari di quelli che sono ormai chiamati Cyborg Esecutori, monta una falsa accusa contro Phillips e gli scaglia contro gli inarrestabili Cyber Tracker...
C'è da dire però che Terminator ha dato vita al genere di fantascienza dei cyborg assassini, indipendentemente dal film in questione... Comunque, scherzi a parte, il film ha molte atmosfere e battute tipiche dei film sci-fi degli anni '80.
Lo stavo guardando. Mi sono fermato prima dell'ultimo quarto d'ora. Nonostante alcuni contenuti, il peso scifi mi sembra scarso. Quando avrò finito la visione, dirò la mia impressione. Sul film nel suo insieme intendo.
Finito. Devo fare in fretta. Vediamo. Terminator è la prima cosa che salta all'occhio. No, è Robocop. Dopo il lato Terminator prende un poco il sopravvento, ma la trama più sociale rendono il film piuttosto affine al cyberpoliziotto. Il "Terminator" qui sembra anche uno stretto parente di Commando. Che dopotutto è proprio una specie di Terminator umano. Ma molto del film è uno scontro fra umani; il protagonista è una specie di Jackie Chan serio. Ad essere onesti le scene marziali sembrano un po' lente e loffie. La sceneggiatura non è infame, ma nemmeno lodevole. Sufficiente. La regia è un po' sottotono. Non riesce a scrollarsi di dosso la natura di film di terza categoria. Il lato cyborg è presente in pochi momenti circoscritti; il grosso del film è sostanzialmente un poliziesco d'azione con molta presenza di arti marziali e una situazione politico-corporativa di un certo spessore. L'eredità di Robo qui si fa sentire. Bene, bene.
Non è brutto. La serata svago te la fa passare. Ma non è certamente memorabile e non centra il mio interesse per i film scifi, in quanto se pure presente è piuttosto circoscritta in certi momenti e adagiata praticamente inerte nel resto della pellicola. Vedrò comunque il seguito, questo è sicuro.