|
|
|
Cosa è successo ad Arthur Curry? Si è assiso a metà sul trono, e a metà nella sua casa-faro dove fa il mammo del piccolo, Arthur Junior. Ho sempre "amato" questa fantasia!
La sua vita procede in questo modo, Sovrano imperiale per metà del tempo e casalingo per l'altra metà. La parte casalinga è quella che gli da più soddisfazione. Il piccolo lo sfinisce, ma è una gioia assoluta anche così, il ruolo di sovrano è molto meno attraente di quanto pensasse: deve confrontarsi con noiosissime cerimonie e con un congresso, una piccola elite di persone che approvano il sovrano e, se concordi, i suoi interventi.
Questo tran tran procede tranquillo da qualche anno, ma solo perché David Kane-Black Manta non ha ancora recuperato la sua forza: il criminale arde tutt'ora dal desiderio di vendetta, purtuttavia sa con chi ha a che fare. Perciò si morde le mani nell'attesa che i seguaci che ha raccolto gli trovino della tecnologia atlantidea con cui riparare la sua potentissima Power Suite.
Finalmente il suo scienziato di punta, il dott. Stephen Shin, si imbatte in qualcosa in Antartide...
Ciò mette in moto gli eventi trainanti del film.
Black Manta si arricchisce di un grande potere, e per contrastarlo Acquaman si avvale nientemeno che di Ocean Master!, il suo malvagio fratello del primo film. Dopo evidenti ruggini iniziali, che sussistono fra i fratellastri su diversi piani, queste si sciolgono via via man mano che procede il film.
Si può dire che in questo film i protagonisti sono due: Arthur e suo fratello Orm Marius. Non al 50%: la vivace intraprendenza di Aquaman ha spesso il sopravvento, in fondo è il principale protagonista. Nonostante ciò, con la ponderanza, conoscenza ed autorità del personaggio, Orm si rivela un contrappeso importante, di grande presenza, e una guida in molte occasioni.
Questo seguito è un buon film. Non bello come il predecessore. La trama per me non è perfetta, alcuni assiomi li ho trovati un po' faciloni, e mi riferisco in particolare a quelli ispirati dal Signore degli anelli. La regia dal tono action dal canto suo non è l'ideale per rappresentare alcuni temi importanti. Così presentati sono toccati solo superficialmente. Se per i discorsi legati all'effetto serra non lavora bene, lo stesso tono è altresì ottimamente efficace e implementato per l'azione che risulta briosa, avvincente ed esuberante. E pepata con alcune battute e scene esilaranti ad esaltare il tutto. Queste ultime a volte sono davvero riuscite, qualcun'altra invece fa cilecca. Col risultato che nonostante ci sia qualche défaillance, e si avverta una leggerezza di fondo, il film è mediamente assai godibile.
Questo film è un cosiddetto Buddy film. Il cardine del film è la coppia dei fratelli Arthur Curry / Aquaman (Jason Momoa) e Orm Marius / Ocean Master (Patrick Wilson). I due personaggi hanno caratteri molto diversi che però si completano bene.
Va meno bene con i comprimari: Willem Dafoe nei panni di Nuidis Vulko nel film precedente qui non c'è. Per impegni dell'attore. Tuttavia il modo con cui il suo personaggio è stato liquidato, è stato fin troppo brusco. Non ci credo che Dafoe non potesse mettersi d'accordo per girare giusto qualche scena ad hoc. Tanto più che il film ha ritardato la sua uscita a lungo.
Yahya Abdul-Mateen II interpreta un David Kane / Black Manta davvero troppo monocolore. Non che l'attore abbia recitato male, anzi, e capisco anche i vincoli di sceneggiatura, fino ad un certo punto, ma personalmente avrei voluto vedere qualche altro tratto di personalità.
La squadra dei cattivi ha tre personaggi di spicco: oltre a David Kane ci sono il biologo marino, il dott. Stephen Shin (Randall Park) e Stingray (Jani Zhao).
La modella portoghese di origini cinesi svolge benissimo il suo ruolo di comandante in capo dell'esercito di Kane, ma il suo ruolo risulta puramente tecnico.
Non la vediamo interagire sul piano umano. Questo onore è invece tutto per il dottor Shin. Shin non ha sposato la causa di Kane, cercava solo un lavoro e la possibilità di vedere Atlantide. La sua presenza vitalizza la scena quando ci spostiamo nel campo dei criminali, altrimenti una macchina automatica come il suo capo. Shin è un po' la voce della coscienza che parla alla testa (Black Manta) e cerca di farlo rinsavire. Manta infatti per provocare Atlantide e vendicarsi di Aquaman, ha ideato un piano davvero troppo malvagio. In giapponese Shin significa 'divino'. Chissà che il cognome non sia stato scelto a caso.
Non credo visto che il film è ben farcito di citazioni e riferimenti (buoni e cattivi).
Se Stingray non brilla sul piano umano, anche le altre due presenze femminili hanno grossi problemi. Mera e Atlanna. Mera non è assente dal film, eppure il suo ruolo è stato chiaramente spolpato e diviso fra gli altri personaggi, per motivi che non hanno niente a che fare con la produzione. E sostanzialmente è finita per diventare un personaggio sullo sfondo, una comparsa. La sua assenza si avverte molto nelle fasi iniziali, quando Arthur fa il mammo. Chiara promozione dell'inversione dei ruoli con la donna che primeggia sull'uomo. Solo che qui la donna praticamente non c'è, col risultato che Arthur diventa una figura tuttofare. E da questo punto di vista l'ammanco è salutare: lo schifo che avanza che ci vogliono propinare gli americani su questo punto, si è preso il suo bel calcio al deretano.
Mera regina che assiste alle cerimonie, gesticola, ma non ha battute. Sarebbero state d'obbligo. Le scene d'azione sono divise fra lei ed Atlanna. Atlanna si, vista anche l'età, sarebbe dovuta rimanere un personaggio più defilato. Tuttavia il desiderio di comprimere la Heard ha prodotto questo risultato. Che non è buono, visto che non rende il giusto spazio e la giusta caratterizzazione di ruolo a nessuna delle due attrici. Lo scippo d'identità è ulteriormente marcato dalla differenza dei poteri fra le due donne. Mera con la sua capacità di controllare l'acqua, fa effettivamente la differenza, ed è scandaloso che a livello battute sia stata tenuta così in disparte. Posso solo augurarmi che per il mercato casalingo ci sia una versione estesa del film che corregga almeno un po' questo punto.
Alla fine la figura femminile che fa più bella figura è la Stingray. Ruolo semplice, ma lineare.
C'è anche un ottimo comprimario artificiale, il polpo 007, Topo (Tactical Observation and Pursuit Operative), che si esprime a suoni strani che i protagonisti riescono a capire. Utile e divertente.
Il film si compone di battute, clonature sociali e citazioni, alcune indirizzate persino ai film marvel.
Dicono che il film si sia ispirato al cinema dei mostri di Ray Harryhausen (mi citano Il risveglio del dinosauro, Il mostro dei mari, L’isola misteriosa) e horror anni 60. In particolare al film Planet of the Vampires (Italian: Terrore nello spazio, lit. 'Terror in Space'). Che è un 1965 science fiction horror film prodotto da Fulvio Lucisano e girato da Mario Bava. Visto che ci sono dei titoli, eventualmente andrò a guardarmi quei film, ma per la mia piccola esperienza con Harryhausen non ho notato queste similitudini.
Una battutina su Cast Away, Henry Potter e una su Loki. Questa ha esaltato qualche critico che si è messo subito a confrontare la coppia Momoa-Wilson con quella della marvel Thor-Loki in adducendo che Tom Hiddleston sia vette sopra a Wilson. Premesso che a me Loki, in Ragnarock, è mediamente parecchio piaciuto, ho trovato davvero ottima e giusta l'interpretazione di Wilson in questo film, e senz'altro un'accoppiata più riuscita.
A dire il vero il riferimento che ho letto rimandava a Thor: The Dark World. Film che per quanto mi riguarda è davvero pessimo.
C'è spazio anche per l'antro di Jabba the Hut, con un suo emulo pesce.
E per le clonature, uno dei soldati di Kane, quello che si vede quando si apre un portone e che si prende un cartone in faccia, è la controfigura di Putin! 
A mio avviso nel film ci sono svariati riferimenti biblici. Specie evangelici, durante il recupero di Orm. E più avanti con le cavallette.
Molto buono il design dei veicoli poliposi di Kane.
Il film in America non è andato. Sospetto che forse il film prende in giro quel paese. In effetti alcune rappresentazioni sociali sono fin troppo tagliate sugli Stati Uniti. A parte la marcatura d'origine non mi sono sembrate canzonatorie, solo molto vicine.
Scopriamo che c'è un ristrecco consiglio che elegge il sovrano, che può approvare o meno le sue decisioni. Si vede più avanti la capa di questo consiglio in un grosso cartellone pubblicitario farsi bella e criticare il re. Le difese di Atlantide e l'antro di Kingfish, col suo gruppo canterino e il suo bar, sembrano proprio in stile e atteggiamenti americani. Il pericoloso minerale Oricalco per parte sua è la versione atlantidea delle scorie nucleari prodotte in grande quantità, dal regno perduto di Necrus. Aia, vuoi vedere che il film ha combinato due caratteri negativi della grande potenza legati all'energia?
Voglio concludere con un punto importante che riguarda queste produzioni. Le scene di azione, le scazzottate, nei film DC non sono quasi mai venute troppo bene. Ma questo film è diverso. Io non so chi sia il coreografo, ma questa volta hanno messo in piedi numerosi scontri ricchi di azione, trovate, mosse e idee davvero ottime. In una parola, geniali. Un altro DC così ben fatto sulle botte non lo ricordo.
Finalmente piena soddisfazione anche da questo pdv!
Non posso però non dire anche alcuni piccoli appunti su scelte di cattivo gusto o strane. Un personaggio viene ingannato a nutrirsi con un insetto. Orribile.
Mi ha lasciato interdetto il modo con cui Aquaman conclude il film. Vista la scena non ha senso. Se la pensiamo intra-storia.
Ma ripensandoci probabilmente è il modo con cui troupe e regista hanno salutato gli spettatori, visto che Aquaman 2 chiude la prima esperienza cinematografica del cosiddetto DCEU. In questo senso,... lo acquista.
Nuovo, vecchio, nessuno. L'importante è che se esce qualcosa, sia buono.
Edited by Mont_Blanc - 13/1/2024, 17:54
|
|
Like 
.
.
Anonymous
Contacts
