Sci-Fi: il forum della fantascienza

Posts written by Gabriel_PB

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    La Decima Vittima di Robert Sheckley

    Un'antologia di racconti in cui vi è anche il racconto omonimo (appunto la Decima Vittima) dal quale poi è stato tratto anche un film italiano (che non ho ancora visto ma devo rimediare).
    Sheckley colpisce per le sue opere paradossali e satiriche, nelle quali, spesso e volentieri, il finale rovescia e da senso a tutto quello che si è letto prima.
    Un autore da scoprire per chi ancora non lo avesse fatto e questo libro può essere un buon punto di partenza.
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    Masters e Transformers penso siano stati i giocattoli maggiormente desiderati.
    Però non so perché, tra i miei amici andavano molto di più i Masters. C'erano anche altri pupazzi, che da noi andavano tanto. Quelli raffiguranti i wrestler più in voga in quel periodo.

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    Se penso a quando ero piccolo non posso non ricordare i Masters of the Universe (He-Man e i dominatori dell'universo).

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    Il giocatolo più ambito negli anni 80. Quanto tempo ho passato a giocarci non si conta proprio.
    Peccato che con i pochi soldi di allora ne avevo solo una decina.
    Ce n'erano alcuni per cui facevo la bava. Altri erano difficili da trovare dal giocattolaio.
    Che tempi.
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    I forum sono in via di estinzione per colpa dei gruppi Facebook. Ma i gruppi Facebook sono pieni di gente che mette solo like o commenta con cose tipo: "Mi è piaciuto", "Figo", "Una merda".
    Per me un forum rimane un posto dove invece si discute più ampiamente e soprattutto si può fare un po' di scrematura.
    Questo significa che non potranno mai essere luoghi affollati, ma non significa che non si possa riuscire a creare un angolo di paradiso, ma sicuramente si fa molta difficoltà a renderlo e tenerlo attivo.
    Trovando persone motivate si riesce nell'intento.
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    Io ho Netflix e Amazon Prime Video. Mi trovo bene con entrambi per determinati motivi, ma: fortuna che condivido l'account Netflix, perché 16 euro al mese altrimenti trovo che siano troppe per l'uso che ne faccio. A parte film e serial nuovi e qualche chicca di tanto in tanto, il resto è un mare magnum di roba inguardabile o che non mi interessa (e comunque anche volendo non è che ho 8 ore al giorno da dedicargli).
    Amazon Prime Video più o meno lo stesso, ma in maniera minore (ha meno roba ancora). L'abbonamento Prime però sta salendo di anno in anno di costo. Io negli ultimi due anni ho rinnovato l'abbonamento Prime in funzione della possibilità di accedere a Prime Video, perché Prime un po' è una mezza sola alla fine (dato che ti basta superare i 19 euro per avere comunque le spedizioni gratuite e che spesso mi è capitato che comunque la spedizione Prime fosse a 3/5 giorni o anche più, invece di 1 giorno come assicurano).
    Rakuten non l'ho mai provato, ma trovo che la polica del noleggio non sia più praticabile, almeno fino a che non si decida di mettere il costo dell'affitto basso. 3 euro penso siano già troppi. L'ultima volta che ho noleggiato, fisicamente, un film, se la memoria non mi gioca brutti scherzi (è passato un bel po') costava meno di 3 euro. E ci prendevi anche le ultime novità (e stiamo parlando di una copia fisica e di un negozio, che aveva costi maggiori rispetto ad un online).
    Quello dei costi del digitale (in generale) è un discorso che mi fa abbastanza inalberare.
    Poi se sono 7,10 euro, lo trovo veramente assurdo! Più del biglietto di un cinema? Ma scherziamo? Diciamo che personalmente per attirarmi dovrebbero fare 1 euro a noleggio, così che io possa integrare una tantum ciò che non trovo sulle altre piattaforme, senza dover fare un ulteriore abbonamento.
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    Ho cominciato il serial. A dire il vero ho guardato 2 o 3 serie, ora non ricordo precisamente. Poi l'ho abbandonato. Prima o poi finirò di vederlo.
    Non ho avuto la spinta a continuare, anche se, devo dire, non è che lo trovassi inguardabile.
    Solo che ho cominciato a non sopportare la protagonista, troppo sborona e spesso e volentieri ho trovato incoerenti le azioni dei personaggi. Qualche volta va bene, ma troppe volte comincia a stancare.
    Quindi sono andato alla ricerca di altro, ma ci tornerò.
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    Io amo i fumetti di fantascienza non manga non Bonelli, che spesso vengono definiti anche fumetti d'autore. Delle scuole francesi, sud americane ecc.
    O meglio, ci sono dei fumetti di tale genere che ritengo essere fenomenali. Magari non tanto come disegni (che hanno spesso particolari stili che possono o non possono piacere), quanto per le storie.
    Tra di essi vi è l'Eternauta,che devo dire: ha un inizio, IMHO, spettacolare!
    Anche se ritengo che poi, il proseguio, non è altrettanto interessante, ma comunque degno di nota.
    L'Eternauta è una storia assolutamente da leggere per chi ama la fantascienza. Io non ho potuto fare a meno di collezionarlo.
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    Anche qui ti devo vedere? :D
    Benvenuto :)
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    Per me mantiene il suo fascino e ancora oggi, nonostante tutti i Terminator usciti, trovo che il primo sia inarrivabile.
    Trovo che nonostante il basso budget Cameron abbia fatto un ottimo lavoro.

    Scusa credevo tu fossi molto più giovane di te, quindi ora riconsidero parte di quello che ho detto.
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    Io, Robot
    di Isaac Asimov

    Prima antologia di racconti di Isaac Asimov sui robot. Uscito nel 1950 (in America), raccoglie racconti scritti dal 1940 al 1950.
    In Italia è stato pubblicato in varie versioni, di cui la più recente uscita nel 2018.

    I racconti sono ambientati nell'universo asimoviano e sono, cronologicamente per tale universo, le storie più vecchie (il libro è in assoluto il primo da leggere se si vuole seguire la cronologia delle storie di Asimov, poi vengono le altre antologie di racconti sui robot, i romanzi del ciclo dei robot, i romanzi del ciclo dell'impero, e infine i romanzi del ciclo della fondazione).
    Nel libro sono state abilmente collegate tra di loro attraverso i "racconti" di un'ormai anziana Susan Calvin, intervistata da un giornalista.

    Nonostante Asimov non sia stato il primo a parlare di robot, rimane comunque il fatto che abbia saputo reinventarli sotto un'altra ottica, prima di allora mai battuta.
    Prima di tutto inventa le tre leggi della robotica, straordinaria invenzione e seconda cosa la psicologia dei robot, altra grande meraviglia.
    Ne escono fuori una serie di storie accattivanti, dai tratti "giallisti", in cui i protagonisti umani hanno a che fare con robot che, per loro natura, non è possibile prevederne il comportamento.
    È quindi una serie di situazioni apparentemente senza senso che invece, piano piano, attraverso i ragionamenti dei personaggi, trovano una logica precisa, ma solo all'ultimo il mistero si svela.
    Menzione speciale per Mike e Donovan, davvero spassosi e sempre in mezzo ai peggio guai.

    Se non avete mai letto Asimov cominciate da questo libro. Ma anche se lo avete letto, ma non avete mai letto Io, Robot, recuperatelo immediatamente.
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    Hokuto. Hai un MP.

    Per chi come me ha il pallino del collezionismo devo precisare (io stesso ho verificato) che per avere tutti, ma dico tutti, i racconti sui robot di Asimov è necessario reperire i seguenti libri:
    IO, ROBOT
    IL SECONDO LIBRO DEI ROBOT
    ANTOLOGIA DEL BICENTENARIO
    TUTTI I MIEI ROBOT
    SOGNI DI ROBOT
    VISIONI DI ROBOT

    In alcuni di questi libri troverete uno, due o qualche racconto, che negli altri non ci sono, e quindi vi ritroverete con diversi racconti doppioni. Ma non è possibile avere tutti i racconti se non si prendono tutti i libri di cui sopra. Purtroppo aggiungerei.
    Nessuno ha pensato di pubblicare un unico libro che li contenga tutti, fino ad ora.
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    Terminator è stato il vero Terminator, gli altri, anche il secondo ottimo capitolo, non gli si avvicinano.
    Prima di tutto bisogna contestualizzarlo: 1985. Anno in cui la CG era ancora scarsamente utilizzata. Secondo me l'aspetto realizzativo non è per niente da B-Movie. Certo magari si era visto qualcosa di meglio, sia prima che dopo, ma comunque è figlio del suo tempo e, io che ero ragazzino a quei tempi, vi assicuro che me la sono fatta sotto per quanto mi appariva reale.
    Il resto sotto spoiler per chi non lo avesse visto.
    La storia non è come la definisce Hokuto "il soldato semplice giunto da lontano che corre a salvare la principessa dal cavaliere nero nell'armatura nera." O meglio, quella potrebbe essere una chiave di lettura, non la principale, anzi.
    Terminator parla, prima di tutto, IMHO aggiungo, del sentirsi completamente inermi di fronte a qualcosa. Come ti sentiresti ad essere braccato da una macchina praticamente invincibile che ha lo scopo di terminarti? Non ci puoi mica discutere. Perfino il più perfido criminale potrebbe, in quanto persona, poter provare un briciolo di compassione e pena (non per questo vi risparmierebbe), ma una macchina programmata allo scopo di uccederti no.
    In questo Terminator (che deve molto ad Alien) eccelle. Il secondo capitolo, sempre IMHO, in tal senso lo reputo minore.
    Sarah Connor è una semplice cameriera. Una ragazza come tante. Proprio per questo colpisce ancora di più che questa macchina assassina cerchi in tutti i modi di farla fuori. Se fosse già stata la Sarah Connor del secondo capitolo, l'effetto sarebbe stato minore, anche perché nel primo Sarah era inizialmente inconsapevole del motivo che "qualcuno" volesse farla fuori.
    La trasformazione di Sarah è IMHO una delle figure cinematografiche più belle.
    Altra chiave di lettura principale è il paradosso temporale: John Connor nel futuro è il leader della resistenza umana contro le macchine. Così Skynet, non riuscendo a farlo fuori nel futuro, manda un emissario nel passato ad uccidere sua madre ancor prima che lo concepisse (e quindi "sparisse" in quel presente). Nel frattempo John manda quello che sarebbe divenuto suo padre a difendere Sarah, per fare in modo anche se ne innamori e che lo metta là mondo.
    Secondo me è fenomenale come plot. Considerato appunto l'anno di uscita. Nella fantascienza letteraria il tema (generale del paradosso temporale) era già stato trattato e ritrattato. Ma nella fantascienza cinematografica era qualcosa di nuovo. Basti pensare che Ritorno al Futuro, altro film fortemente basato sul paradosso temporale, anche se dello stesso anno uscì dopo al cinema.
    Sharzy è fenomenale. Di solito film che si basano su persone (o macchine) prive di sentimenti, per non far apparire piatta un'interpretazione fanno comunque esprimere alcune emozioni, come rabbia o ironia (il caso ad esempio di Equilibrium, se non ricordo male, ma comunque non è l'unico). Il perché è semplice: è difficile fare una bella interpretazione se non si possono usare le emozioni.
    Arnold invece dimostra non solo che è possibile, ma che il risultato colpisce in pieno l'obiettivo. Vedo il terminator e mi cago sotto.
    Per concludere, di nuovo: Terminator è figlio del suo tempo. Pieni anni 80. In quegli anni i film venivano fatti così, e soprattutto c'era quasi sempre (o comunque era frequente) un personaggio principale che fosse ingenuo, senza malizia, timido, introverso, che doveva crescere, credere in sé stesso.
    Posso capire che per chi non ha vissuto quegli anni o era troppo piccolo per ricordarseli, tutto ciò appare strano e vecchio, ma per me, come penso per molti altri, invece ricorda perfettamente come era quel periodo.
    Ecco perché insisto affinché debba essere contestualizzato.
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    Essi Vivono, per me, rientra perfettamente nel genere fantascienza.
    Procedo con uno spoiler per chi non lo avesse visto.
    Lo so che se le creature mostrate non fossero state alieni ma, che ne so, demoni o altro (dall'aspetto si potrebbero definire zombie), il risultato sarebbe stato lo stesso. Ma secondo me a fare di questo film un film di fantascienza non è tale aspetto, ma piuttosto è l'argomento: i messaggi subliminali e il controllo delle masse inconsapevoli.
    Io lo ritengo un capolavoro, che va visto, come ho fatto io, senza avere la minima consapevolezza di cosa si stia guardando. E così, quello che sembra un film, inizialmente, "normale", diventa improvvisamente altro. Da banale si trasforma in wow! E tutto grazie al solo fatto che il protagonista si mette gli "occhiali da sole".
    È un film che non può essere raccontato senza rovinarlo, perché la sua bellezza è proprio essere inconsapevoli, come inconsapevole è la massa, e scoprire, per caso, attraverso lo sguardo del protagonista.
    La copertina purtroppo non aiuta...
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    A me piacque ma ricordo molto poco.
    Ho delle curiosità riguardo ad esso: George Lucas venne "accusato", per tale film, di avere badato più alla forma che altro. Il risultato venne definito: "un esercizio di stile".
    Molto suoni e diversi effetti grafici furono ripresi in Star Wars. Mentre lo vedete, fateci caso (sopratutto per gli effetti sonori) e vedrete che è così (provato io stesso).
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    Mi avete messo la curiosità addosso. Ora devo vederlo nche io.
154 replies since 27/1/2006
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